Caldaie a condensazione

I fumi della combustione attraversano uno scambiatore dove circola l’acqua di ritorno dell’impianto di riscaldamento (l’acqua che rientra in caldaia dopo essere passata per i radiatori per cedere all’ambiente il suo calore) raggiungendo così il calore necessario a garantire il fabbisogno energetico dell’edificio collegato.

Nelle caldaie a condensazione si riesce ad abbassare la temperatura dei fumi al punto tale che il vapore acqueo in essa contenuto diventa una soluzione liquida, in questo modo si recupera un quantitativo energetico maggiore nel processo. Nelle centrali termiche tradizionali questo vapore viene invece smaltito in atmosfera insieme agli altri prodotti di combustione.

L’acqua di condensa è una soluzione acida, solamente un controllo intelligente dell’impianto ed una manutenzione accurata possono garantire la funzionalità ottimale e la tenuta della caldaia nel tempo. Prima dell’installazione di una caldaia a condensazione è necessario verificare che la canna fumaria sia adeguatamente realizzata per accogliere il passaggio di fumi più corrosivi.

La temperatura di acqua in uscita dallo scambiatore della caldaia a condensazione è minore rispetto ad una caldaia tradizionale, per questo motivo troviamo questa tecnologia maggiormente conveniente nei sistemi a pannelli radianti o con radiatori e valvole termostatiche. Ciò nonostante si rilevano interessanti risparmi energetici anche in quelle situazioni non propriamente favorevoli.

Solo affidando la gestione della centrale termica ad una ditta specializzata ed installando i più innovativi sistemi di telecontrollo digitale è possibile garantire il funzionamento ottimale dei generatori e di tutti gli altri sistemi presenti nell’impianto. Una società di servizi energetici (E.S.Co) può garantire un adeguato risparmio energetico ed economico senza costi imprevisti in bolletta.